Gualdo: diaframmi fino a 250 metri di profondità grazie alla collaborazione tra Trevi e Soilmec | News Trevi Group Italia 1

Gualdo: diaframmi fino a 250 metri di profondità grazie alla collaborazione tra Trevi e Soilmec

Tecnologia ed innovazione per raggiungere 250 m di profondità

Nel novembre del 2012, in previsione della gara d’appalto per i lavori alla diga di Mosul, Il Gruppo Trevi, ha scritto una pagina importante nell’ingegneria del sottosuolo ridefinendo i parametri per la realizzazione di paratie a grande profondità

Presso il sito di Gualdo (a pochi chilometri da Cesena) che riproduceva reali condizioni operative perché caratterizzato da geologia varia e significativa, il Gruppo, grazie alla collaborazione fra Trevi e Soilmec, ha acquisito la capacità di implementare diaframmi fino a 250 metri di profondità attraverso l’impiego di una idrofresa Tiger di nuova concezione: un traguardo mai toccato prima di allora.

In particolare la nuova tecnologia messa a punto dal Gruppo Trevi ha permesso ai progettisti di affrontare e risolvere problematiche geotecniche complesse, legate ad infrastrutture idrauliche (e non solo) in cui è necessaria la realizzazione di diaframmi di impermeabilizzazione profondi.

La profondità di 250 metri supera infatti di oltre 100 metri il limite massimo mai raggiunto per diaframmi di questo tipo, ed è stata conseguita grazie alla definizione di una nuova architettura Tiger. La macchina è derivata dalla gru Soilmec SC-200, la cui struttura è stata modificata per accogliere la centralina, così come gli avvolgitori di grandi dimensioni necessari a contenere il tubo di aspirazione del materiale scavato e quelli idraulici di alimenta zione del modulo fresa.

Quest’ultimo è stato anch’esso modificato per poter sostenere le enormi pressioni (circa 30 bar) cui sarebbe stato soggetto una volta giunto a fondo scavo. Per garantire la funzionalità ed affidabilità del modulo, i progettisti sono ricorsi all’adozione di soluzioni innovative, in grado di mantenere la tenuta idraulica dei raccordi e l’adeguata protezione dei componenti elettrici e quella dei sensori, cui sarebbe stato demandato l’importante compito di inviare dati al sistema DMS. Proprio il sistema DMS ha del resto dato un contributo fondamentale per assicurare la perfetta riuscita della sperimentazione, perché ha permesso il monitoraggio in tempo reale dei principali parametri di scavo, consentendo il controllo della verticalità.
A Gualdo è stato anche impiegato il nuovo sistema Soilmec per il trattamento dei fanghi bentonitici, denominato SMT-500, in seguito utilizzato in vari cantieri, come Copenhagen, Buenos Aires, Istanbul, Parigi, che ha la possibilità di scaricare direttamente su autocarro il solido che deve essere conferito in discarica e la capacità di eliminare gli elementi più fini presenti nella miscela come il limo, che normalmente è difficile da separare.

Questa importante sperimentazione, frutto e conferma della grande sinergia fra le varie divisioni del Gruppo Trevi, ha permesso di sviluppare e testare una nuova tecnologia e di proporla ad un mercato internazionale sempre più in evoluzione, trovando applicazione in progetti di rilievo come:

Guangzhou Metro (China)
Salipazari Project (Istanbul, Turkey)
Grand Paris Express (France)
Frankfurt 4 (Germany)

 

 

 

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